… un sequel?!?

Leggo qui e – sarò sincera – mi compiaccio.
Questa cosa parla di «Due colonne taglio basso».

(…) A prescindere (…), il libro è carino.
No, carino no, non è il termine giusto.
È bello e tosto.

Agitare e non mescolare (con buona pace di James Bond) e si ottiene un’ottima storia, con personaggi vividi e per niente affatto improbabili, con bei dialoghi ed una carsica ed intrigante perfidia di fondo. E ci si trova presi nella storia, quasi infischiandosene del whodunit di partenza.
Più che consigliato.

(…) cercando di (non) buttarsi a fare gli analisti d’accatto e meditare un po’ troppo su quelli che potremmo chiamare crazy credits sul blog dell’autrice dove i personaggi, che a dire il vero meriterebbero anche un sequel, trovano un’effimera e forse un po’ troppo demoralizzante ultima scena.

E (…) conviene sottolineare che la succitata categoria ne esce non con le ossa rotte, ma maciullate e passate in centrifuga, sia dal libro che dal blog, (ottimo e interessante).

Io Topometallo non lo conosco, eh.
Grazie, Topo.