moccia e altre iatture

Sono a casa da nemmeno 24 ore, e Moccia che scrive una lettera alla ragazzina trovata morta, Yara Gambirasio, mi fa desiderare l’espatrio semi-permanente.
Spero di trovarne online, domani, il testo integrale. Mi interessa vedere a qual segno riesca a spingersi l’essere.

E poi le teorie fasciste di Berlusconi sulla scuola; il sindaco di Villafranca di Verona che, entrando in una riunione sindacale dei dipendenti comunali alla quale teoricamente non era ammesso, si arrabbia perché si parla di aumenti di stipendi mentre il Paese è in crisi (oh, mirabile esempio di catoniana sobrietà) e caccia fuori – caccia fuori – i delegati sindacali come se fosse il padrone moralista di uno stabilimento di tondini del secolo scorso (se nel secolo scorso facevano i tondini, non so…); e gli sms delle ragazze che andavano – vanno? – ad Arcore mi fanno venire i brividi.

E pensare che quando se ne andrà sarà peggio…
Nessuno potrà dire eh, quella legge è fatta apposta per lui, e quindi riusciranno a far approvare tutto in un mese, dalla separazione delle carriere in magistratura alla privatizzazione della sanità, all’abolizione del contratto nazionale di lavoro…

Preferirei essere ottimista.