un altro patriota, qui

Da qui:

La festa di un popolo
di EZIO MAURO
Grazie allo spirito unitario, costituzionale e repubblicano della sua presidenza, Giorgio Napolitano è infine riuscito a trasformare in una festa nazionale e di popolo il centocinquantenario dell’unità d’Italia.

Il tricolore alle finestre e ai balconi, le famiglie nelle piazze imbandierate e nei palazzi delle istituzioni aperti per l’occasione, l’inno di Mameli cantato per le strade: un popolo di cittadini ha unito patria, unità e Costituzione in un nuovo sentimento nazionale che la politica non potrà ignorare.

Solo la Lega ha voluto andare pubblicamente in minoranza rispetto a questo nuovo patriottismo repubblicano, che non è di parte ma è costitutivo di un’identità nazionale finalmente risolta e riconosciuta. Assenze vistose a Montecitorio, solo Bossi e i ministri presenti come per un vincolo istituzionale, due deputati e nient’altro.

Eccone un altro dalla vista lunga, qui; un altro a cui il «Tosi leghista patriota» ha rotto le uova nel paniere.
Poffarre: «Solo la Lega ha voluto andare pubblicamente in minoranza rispetto a questo nuovo patriottismo repubblicano»…
E Tosi?
Amicone, adesso?
Statista?
Anima istituzionale della Lega?
Un altro miracolo di Napolitano?
Un nuovo interlocutore politico della sinistra e del patriottismo repubblicano?