se questo è il buon senso, io voglio il senso cattivo

Ho letto sulle agenzie che due bambini, uno di dieci anni e l’altro di un mese, sono stati trovati a Roma in un cassonetto che sembrerebbe essere la loro casa.

L’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, che si chiama Sveva Belviso, commenta così: «Attendiamo gli sviluppi delle indagini; certo è che lasciare in un cassonetto due bimbi, uno dei quali addirittura di un mese, è un gesto di grande irresponsabilità».

Ma come cazzo* fa, questa donna, a ridurre una simile tragedia a una questione di irresponsabilità?
Questa donna dove pensa che vada a vivere la gente che è senza casa? All’Hilton?
Irresponsabilità di chi?
Ma di cosa sta parlando?
Si rende conto che farsi carico di – e magari pure risolvere – questi problemi è una sua specifica e fottutissima* responsabilità di assessore alle politiche sociali?

Capisce che non può permettersi il lusso di inquadrare la questione come una faccenda della quale si possa incolpare con tutta quella leggerezza moralistica l’irresponsabilità di una coppia sconsiderata di genitori, ancorché stranieri?

*Chiedo scusa: le parolacce dovevano assolutamente essere intere.