l’idiozia di «uno striscione violento»

Maroni: «I controlli preventivi da parte delle Forze dell’Ordine hanno consentito di evitare una manifestazione di protesta organizzata sotto il palco da gente infiltrata con bandiere del Pdl. Questa gente, una volta sotto, avrebbe dovuto esporre uno striscione violento contro il presidente del Consiglio Berlusconi».
Cos’è uno striscione violento?, mi domando.

Alfano: «Troppo spesso in questi mesi si è fatta passare l’idea che lo scontro con Berlusconi fosse lo scontro del bene contro il male».
Chi diceva: noi siamo il partito dell’amore e loro il partito dell’odio?, mi chiedo.

Titolo della homepage del Corriere: «L’aggressore: “Motivi politici”».
Accoppiato alle illuminate parole dell’improvvisamente spaventato terzista Battista (la rima è involontaria), rende l’immagine di un quadretto in cui a rimanere con le dita schiacciate dalla porta saremo tutti noi.
Tutti quelli che non si iscrivono al partito meno male che Silvio c’è.