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il nobel all’inventore della fivet
Solo per dire che sono molto contenta che il premio Nobel per la medicina sia stato assegnato a Robert G. Edwards, il biologo britannico che insieme al collega ginecologo Patrick Steptoe, morto nel 1988, mise a punto la tecnica della fecondazione in vitro.
Come dice l’Ansa, dal 1978 – anno in cui le pagine di tutti i giornali riportavano la notizia della prima straordinaria nascita ottenuta con questa tecnica, quella di Louise Brown – sono nati grazie all’Ivf circa quattro milioni di bambini.
Sono felice che l’oscurantismo integralista della Chiesa – per monsignor Roberto Colombo, docente della Cattolica di Milano e membro della Pontificia Accademia della Vita e del Comitato nazionale di bioetica, «la fecondazione in vitro suscita gravi interrogativi morali quanto al rispetto della vita umana nascente e alla dignità della procreazione umana» – non abbia levato a quest’uomo la soddisfazione di vedersi riconosciuti i meriti.





Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir
Felicissimo pure io, non fosse per altro che io stesso dovrò ringraziarlo semmai avessi un figlio.
Carina quella di Edwards come spirito santo!!!
Bella!
Caspita mi hai letto e non favellato? allora le mie sono carezze non ripagate!
Eh. Ero alle prese col mito di Eco e Narciso da spiegare a mio figlio…
Sì, son ripagate!
Che ti ha detto di Pan?
Mio figlio?
Niente!
Il prof di italiano gli ha detto, a proposito di Narciso, che chi ama se stesso non può amare gli altriiiiiiii!!!!!!!
Bisogna trattare se stessi da cani, insomma.
Personalmente adoro trattarmi bene, non nego che, ardore dolore e tristezza siano ottimi incipit, ma vuoi mettere l’allegria!
p.s, mi permetto, previo tuo consenso, d’inserirti tra i miei preferiti.
Grazie.
Ricambio appena posso (oggi si prevede una giornata infermale).
Sì, un riconoscimento importante per una cosa importante. E la Chiesa ha perso un’altra occasione per tacere e per amare la vita. Questa vita.
Come biologo zoologo sono orgoglioso che il grande Robert Geoffrey Edwars ( Laurato in Biologia, con specializzazione in Zoologia nella facoltà di Scienze Biologiche alla Bangor University, Galles nel 1949 e in Embriologia lla Facoltà di Biologia all’ Univeristà di Edimburgo nel 1953 ) ha in condivisione, con il suo più grande amico, Steptoe vinto il premio Nobel. Sono felice perchè tante donne, grazie a questo hanno riconquistato il diritto di diventare mamme e sono anche felice perchè ora i sgnori medici, che in Italia faranno a botte per presentarsi in TV a dire che Edwards è medico, ma non lo è perchè è un Biologo dovranno mordersi con la loro lobby la lingua, già ieri il Signorotto Antinori che andava in giro con i Raheliani coloro che clonano mediante extraterrestri umani, facendoli maturare mediante raggi laser antimateria, è andato alla Rai 1,tramite i suoi amichetti, per far vedere le foto di un congesso dove c’era Edwards ( foto che ho anche io con lui quando studiavo a Leeds e ho chiesto di fare, perchè è un mio idolo come lo sono Jacques Testart anche lui padre della prima bambina nata mediante AI-IVF in Francia nel 1981, Amandine e il biologo Charles Thibalut che per primo trapiantò un embrione di ratto in utero di coniglia nel 1950 ! Ma con questo non vado a dire che sono loro allievo ).
DrSc Bob Iannini, biologo zoologo
Grazie, Bob.
Parole sante.
Dalovi, la vita che ama la chiesa è diversa da quella che amiamo noi: proprio vero.
Fai pure con calma, io procedo.
c’e’ da dire che nei paesi del nord Europa (ma pure negli Stati Uniti) la chiesa cattolica e’ un’organizzazione come tante – a Stoccolma non credo si preoccupino granche’ dei pontifici comitati 🙂
Per fortuna!
Resta, però, che la prima bambina concepita in vitro è nata nel 1978, e il Nobel lui l’ha avuto nel 2010, all’età di 85 anni.
Non so se una così lunga negligenza su un capitolo tanto cruciale della scienza dipenda da qualche azione preordinata a questo fine; magari no. Però a me sembra curioso che il Nobel gli arrivi 32 anni dopo il momento in cui, grazie a lui e a Steptoe, alle coppie infertili si è resa possibile la speranza.
be’, forse, ma in genere i premi Nobel vengono assegnati parecchi anni dopo le ricerche che li producono – mi viene in mente il caso della Montalcini (scoperta degli anni ’50, nobel degli anni ’80), ma anche per quel che riguarda la fisica e’ spesso cosi’ (non quest’anno)