non si rompono solo gli argini

Ed eccoci.
Ci siamo arrivati.
Dopo il gran martellare sull’idea che del Veneto ci si è occupati poco, ora arriva la reazione.

Io mi domando come sia possibile che pezzi di istituzioni, di politica (per dire), di giornalismo, e pezzi del mondo per così dire intellettuale non abbiano voluto capire che chi semina vento raccoglie tempesta.
Le parole irresponsabili di quelli che, nel Veneto, incarnano le istituzioni scatenano il peggio della ferocia sociale, qui e al sud.

Quanto ai miei colleghi, sono disposta a credere che gran parte di quest’amplificazione insensata della lamentazione nordista contro il nemico roman-sudista pigro, incapace e mangiasoldi derivi da insipienza e inconsapevolezza del senso del proprio ruolo.
Quanto ai politici, mi scandalizzo.

E poi: avrà un suo significato, il fatto che a dire «non c’è solo il Veneto» sia un esponente di quel partito Pdl che fatico a nominare per l’assurdità dell’acronimo.