l’assemblea degli azionisti

A parte la confusione esiziale, credo, fra piano politico e piano gestionale-amministrativo (al quale viene riconosciuta una per me inaccettabile preminenza), mi domando come si arrivi anche solo a pensare che un presidente di giunta regionale, eletto direttamente, possa venire rimosso sic et simpliciter per avere «condotto al dissesto» l’ente che amministra.

Indipendentemente dal fatto che a me par difficile far risalire integralmente la responsabilità gestionale a un’unica persona, resta che questa bozza di decreto certifica il passaggio dei cittadini da corpo elettorale ad assemblea degli azionisti.

Che come epilogo della Repubblica nata dalla Resistenza, per dire, è piuttosto sconfortante; oltre che – chissà – incostituzionale.

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